Come coinvolgere l’interlocutore nel raggiungimento dei tuoi obiettivi usando correttamente il metaprogramma “via da” ed “andare verso”

31 Dic 2018
due persone parlano - Usare i metaprogrammi verso e via da

Tempo di lettura 3 minuti

Il cervello umano, come un qualsiasi computer o tablet, contiene una serie di metaprogrammi (Michael Hall ne ha identificati 54).
I metaprogrammi possono essere definiti come l’insieme dei software di comportamento presenti nel nostro cervello.
Uno tra i principali metaprogrammi è denominato “via da / verso” e riguarda il modo con cui decidiamo di compiere o meno una determinata azione.
Chi utilizza il metaprogramma “via da” si concentra sui rischi e prende decisioni per allontanarsi da ciò che vuole evitare.
I “via da” sono soliti dire ciò che non vogliono, amplificano i rischi, hanno difficoltà a definire obiettivi e sono distratti dalle conseguenze negative.
Utilizzano un linguaggio esclusivo (ossia che tende ad escludere) che prevede l’impiego di verbi come “togliere”, “eliminare”, “ridurre”, etc.

Esempio
“Voglio seguire esclusivamente progetti importanti per ridurre lo stress quotidiano”

Chi utilizza il metaprogramma “andare verso” si concentra invece sulle opportunità e prende decisioni per avvicinarsi a ciò che desidera.
I “verso” sono soliti dire ciò che vogliono, minimizzano le difficoltà e le conseguenze, rispondono positivamente agli incentivi ed amano le sfide.
Utilizzano un linguaggio inclusivo (ossia che tende ad includere) che prevede l’impiego di verbi come “aggiungere”, “inserire”, “aumentare”, etc.

Esempio
“Voglio seguire esclusivamente progetti importanti per aumentare la soddisfazione professionale”.

Se vuoi comunicare efficacemente con il tuo interlocutore devi comprendere il metaprogramma che utilizza.
Il riconoscimento del metaprogramma ti permetterà di effettuare una precisa attività di ricalco e di generare il necessario rapport.
Per “ricalco” e “rapport” intendo rispettivamente la capacità di comprendere le esigenze ed di instaurare una buona relazione con il tuo interlocutore.
I “via da” dovranno essere ricalcati facendo capire loro che determinate azioni permetteranno di evitare ciò da cui rifuggono.

Esempio di interazione con interlocutore “via da”

Affermazione interlocutore
“Voglio allenarmi regolarmente e correttamente per evitare danni fisici”

Tua risposta
 – “Un allenamento regolare e corretto ti consentirà di stare bene da un punto di vista fisico e mentale”
 – “Un allenamento regolare e corretto ti eviterà di patire le conseguenze di fastidiosi infortuni e di affrontare pesanti terapie riabilitative”

I “verso” dovranno essere ricalcati facendo capire loro che determinate azioni permetteranno di ottenere ciò che desiderano.

Esempio di interazione con interlocutore “verso”

Affermazione interlocutore
“Voglio allenarmi regolarmente e correttamente per stare in salute”

Tua risposta
 – “Un allenamento regolare e corretto ti eviterà di patire le conseguenze di fastidiosi infortuni e di affrontare pesanti terapie riabilitative”
 – “Un allenamento regolare e corretto ti consentirà di stare bene da un punto di vista fisico e mentale”

I metaprogrammi “andare verso” e “via da”, se combinati (c.d. propulsion system), garantiscono maggiore efficacia rafforzandosi a vicenda.
Il metodo “propulsion system” è efficace non solo quando hai dubbi sul metaprogramma utilizzato dal tuo interlocutore ma anche quando il tuo interlocutore prende decisioni valutando al tempo stesso rischi ed opportunità.
Quando costruisci una risposta con il metodo “propulsion system”, ti suggerisco di usare prima il “via da” e poi “l’andare verso”.
Ti dico questo perché il tuo interlocutore preferirà allontanarsi da situazioni sgradevoli ed avvicinarsi a situazioni piacevoli anziché viceversa.
Tieni inoltre presente che il tuo interlocutore può essere un “via da” nella gestione dei rapporti con i figli ed un “verso” nella gestione dei collaboratori.
Considera infine che il tuo interlocutore nel corso della vita può cambiare i propri metaprogrammi passando da un “via da” ad un “verso” e viceversa.
Per questo ti consiglio non solo di evitare l’applicazione di etichette e l’utilizzo di schemi fissi ma anche di sospendere qualsiasi giudizio.
Solo rilevando informazioni nel modo più oggettivo possibile e facendo tanta pratica potrai “evitare incomprensioni” e “comunicare in modo efficace”!